lunedì 18 ottobre 2010

un libro al giorno #4


edmund wilson, memorie della contea di ecate, bookever

18. "«Io non sono mai stato un gran moralista» disse Clarence «e certo il mio è solo un punto di vista pratico, terra terra»".

31. "È strano che, sebbene vi siano state donne famose come romanziere o poetesse liriche, e qualche pittrice di un certo interesse, nessuna donna si sia distinta nel campo della musica..."

41. "... veramente non so più nemmeno chi viva nella Contea di Ecate..."

130. "«... bisogna che ci sia dello sperpero, suppongo, per avere un'arte veramente grande»".

228. "Mentre lei era nel bagno riflettei con un certo distacco che nelle nostre principali scene d'amore c'era stato sempre qualcosa di storto; il grande letto inglese coperto dal lenzuolo; il materasso nudo nel mio che sapeva di rinchiuso; oggi la calura opprimente".

273. "Il suo modo di prendere l'amore era solenne com'era appassionato e dolce. Ma eravamo a metà del pomeriggio; io stavo per andarmene in ferie; e, mentre lasciavo la casa, fui lieto di sentire che non l'amavo tanto".

278. "... ma noi due, con tutte le nostre fantasie romanzesche, non avevamo mai potuto condividere un mondo".

notes: wilson era un buon amico di fitzgerald. faceva il critico, e anche i suoi racconti sono belli. la "contea di ecate" del titolo è la new york di inizio novecento, abitata da zelda e scott, dorothy parker, wilson, e altra bella gente che beveva, scriveva e se la spassava. la principessa dai capelli d'oro, è il migliore dei racconti, più vicino a updike che a fitzgerald. è la storia di un uomo che si racconta di essere molto poetico, sentimentale, innamorato delle sue donne, quando invece non lo è. per quanto misogino possa essere uno scrittore, le ragazze ne escono comunque molto meglio.

Nessun commento:

Posta un commento