giovedì 21 ottobre 2010

un libro al giorno #7

milena agus, mal di pietre, nottetempo

7. "Se io non ti incontrero' mai,
fa' che senta almeno la tua mancanza".
Lo pensa un soldato nel film La sottile linea rossa

11. "e andava in chiesa a chiedere a Dio perché, perché era cosi ingiusto da negarle la conoscenza dell' amore, che è la cosa più bella, l'unica per cui valga la pena di vivere una vita in cui ti alzi alle quattro del mattino per le faccende domestiche e poi vai nei campi e poi a scuola di ricamo noiosissimo e poi a prendere l'acqua da bere alla fontana con la brocca in testa e poi stai sveglia una notta intera ogni dieci per fare il pane e poi tiri su l'acqua dal pozzo e poi devi dare da mangiare alle galline".

16. "Nel letto alto la notte nonna si rannicchiava il più lontano possibile da lui tanto che cadeva spesso per terra e quando nelle notti di luna dagli scurini delle porte che davano sulla lolla penetrava la luce e illuminava la schiena di suo marito, lei ne aveva quasi spavento, di questo estraneo forestiero che non sapeva se fosse bello o no tanto non lo guardava e tanto lui non la guardava. (...) Del resto nonno non tento' mai di avvicinarla e se ne stava anche lui cosi' rattrappito sull'altra sponda, corpulento com'era, che più volte cadde e erano tutti e due sempre pieni di lividi".

21. "Non hanno mai avuto un diverbio e neppure si sono davvero parlate, ma si sono fatte compagnia, giorno dopo giorno, un po' come veniva".

24. Qui c'è una pagina bellissima in cui finalmente il nonno e la nonna, anche se non si amano, trovano un modo per non essere estranei. Troppo lunga da ricopiare.

26. "E nonna sempre si chiedeva com'è strano l'amore, che se non vuole arrivare non arriva con il letto e neppure con la gentilezza e le buone azioni ed era strano che proprio quella, che era la cosa più importante, non ci fosse verso di farla venire in nessun modo".

32. "Pero' ormai lei aveva imparato a leggere e scrivere ed era tutta una vita che scriveva di nascosto. Poesie. Forse pensieri. Cose che le succedevano, ma un po' inventate".

37. "Baciamo i nostri sorrisi?"

45. "Mamma amava mio padre in silenzio da un sacco di tempo e di lui le piaceva tutto, perfino il fatto che era suonato come una campana e compariva sempre con davanti il dietro dei maglioni e non si ricordava mai che stagione era e portava le magliette estive fino a quando si beccava la bronchite e dicevano che era matto e le ragazze, nonostante fosse bellissimo, non volevano starci per tutte queste cose e soprattutto perché quella pazzia non era alla moda di allora e tutto sommato neppure la musica classica in cui era un genio. Invece mamma per lui si svenava".

58. "E insomma, cosa possiamo saperne, davvero, anche di quelli più vicini".

94. "E la nostalgia è una cosa triste, ma anche un po' felice".

104. "Secondo mamma, infatti, in una famiglia il disordine deve prendere qualcuno, perché la vita è fatta cosi', un equilibrio fra i due, altrimenti il mondo si irrigidisce e si ferma. Se la notte noi dormiamo senza incubi, se il matrimonio di papà e mamma è sempre stato senza scosse, se mi sposo con il mio primo ragazzo, se non abbiamo crisi di panico e non tentiamo di suicidarci, né di buttarci dentro i cassonetti della spazzatura, o di sfregiarci è merito di nonna, che ha pagato per tutti. In ogni famiglia c'è sempre uno che paga il proprio tributo perché l'equilibrio tra ordine e disordine sia rispettato e il mondo non si fermi".

119. "Non smetta di immaginare. Non è matta. Mai più creda a chi le dice questa cosa ingiusta e malvagia. Scriva".

notes: quest'estate con i miei si parlava di libri e a un certo punto ho detto che io mal di pietre non l'avevo letto. che non avevo letto mai niente di milena agus. e mio cognanto m'ha detto: non è possibile, con il lavoro che fai non è possibile, non puoi occuparti di libri e non averlo letto, e cosi via. questa cosa me la sono ricordata ieri mentre facevo la valigia per parigi e allora l'ho buttato dentro insieme al resto e oggi l'ho letto e mi è piaciuto moltissimo e anche se avrei dovuto leggerlo prima sono contenta di averlo letto oggi in metropolitana a parigi che quando si è fuori dall'italia i libri italiani sembrano sempre più belli e mentre leggevo pensavo che uno forse i libri italiani li dovrebbe leggere sempre fuori dall'italia e poi finito il libro ho iniziato a pensare a dieci libri usciti negli ultimi anni che a occuparsi di libri uno non puo' non avere letto. ma sono ancora ferma a due.

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