lunedì 5 aprile 2010

hemingway vs me stessa

mi sono addormentata di nuovo. mancavano cinque pagine, che ho letto stamattina. la seconda metà di festa mobile però val la pena leggerla. bello il capitolo sullo scrittore che non sa scrivere e dovrebbe fare il critico (nasce una nuova scuola: «senti, se non sai scrivere perché non impari a fare il critico?» «credi che dovrei?» «sarebbe bello. allora sì che potresti scrivere. non avresti più da preoccuparti se non ti riesce o se sei muto e silenzioso. la gente leggerà quello che scrivi e ti farà tanto di cappello.» «credi che potrei essere un buon critico?» «questo non lo so. però potresti essere un critico. ci sarà sempre qualcuno che ti aiuterà e tu sarai in grado di aiutare i tuoi.»). ancora più bello il capitolo su fitzgerald in cui hemingway insieme a un fitzgerald ipocondriaco e che non regge l'alcol parte per lione per recuperare una renault. (scott fitzgerald: «quant'è?» «trentasette e sei.» «qual è la temperatura normale?» «questa.» «sei sicuro?» «sicuro.» «provatela anche tu. voglio essere sicuro.» «quant'è?» «esattamente la stessa.» «come ti senti?» «a meraviglia.» «ringraziamo il cielo che si è risolto così in fretta. ho sempre avuto grandi capacità di recupero»).
mi irritano sempre un po' le pagine in cui hemingway parla male di zelda. ma zelda è zelda e si sapeva difendere da sé.

domenica 4 aprile 2010

hemingway e pound

«A dirti la verità, Hem» disse Ezra «i russi non li ho mai letti».

[Ernest Hemingway, Festa mobile, Mondadori]

hemingway vs fitzgerald

ieri mi sono addormentata leggendo hemingway, festa mobile. non ho ancora deciso se è un sopravvalutato. e mi irrita moltissimo il fatto che parlasse male di zelda. (ma anche zelda parlava male di lui, per cui in effetti sono pari).
e comunque, resta il fatto che non mi sono mai addormentata mentre leggevo fitzgerald. never.

venerdì 2 aprile 2010

i dieci migliori libri che scott ha letto e che io non ho mai letto

i 10 migliori libri che ho letto
di f. scott fitzgerald

note books di samuel butler. la mente e il cuore dello scrittore dell'età vittoriana che prediligo.

the philosophy of friedrich nietzsche di h.l. mencken. una mente acuta e rigorosa interpreta il grande filosofo moderno.

dedalus: ritratto dell'artista da giovane di james joyce. perché james joyce è colui che influenzerà maggiormente la letteratura dei prossimi cinquant'anni.

zuleika dobson di max beerbohm. per l'assoluta delizia del suo raffinato snobismo.

lo straniero misterioso di mark twain. mark twain nella sua vena più autentica. un libro e una rivelazione sorprendente.

nostromo di joseph conrad. il romanzo più importante degli ultimi cinquant'anni, così come l'ulisse sarà il romanzo più importante dei cinquanta a venire.

la fiera delle vanità di thackeray. non servono spiegazioni.

the oxford book of english verse. questa raccolta mi sembra migliore di quella di palgrave.

thaïs di anatole france. il magnifico libro dell'uomo che è wells e shaw insieme.

seventeen di booth tarkington. il libro più divertente che io abbia mai letto.

"jersey city evening journal", 24 aprile 1923


[in f. scott fitzgerald, pat hobby. disavventure di uno sceneggiatore a hollywood, robin]