Visualizzazione post con etichetta zelda fitzgerald. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta zelda fitzgerald. Mostra tutti i post
giovedì 3 marzo 2011
domenica 6 febbraio 2011
le recensioni disegnate #1
Questa è la prima delle recensioni disegnate che ho fatto insieme a Daniele Marotta per D.
sabato 5 febbraio 2011
i libri di janis parte seconda
ecco nel dettaglio il contenuto della borsetta, da piece of my heart di david dalton:
"Now where in the hell did I put that lighter…? Probably left it in that bar. I'm real sloppy. Lose more damn things in bars. Left a wallet with a grand in it in a bar last week. Just can't seem to hang onto anything, man. In desperation Janis dumps her bag onto the floor of the limo. Its contents are truly awesome. Janis has a baglady's compulsion to carry her whole life with her. There are: two movie stubs, a pack of cigarettes, an antique cigarette holder, several motel and hotel room keys, a box of Kleenex, a compact and various make up cases (in addition to a bunch of eyebrow pencils held together with a rubber band), an address book, dozens of bits of paper, business cards, match box covers with phone numbers written in near-legible barroom scrawls, guitar picks, a bottle of Southern Comfort (empty), a hip flask, an opened package of complementary macadamia nuts from American Airlines, cassettes of Johnny Cash and Otis Redding, gum, sunglasses, credit cards, aspirin, assorted pens and writing pad, a corkscrew, an alarm clock, a copy of Time, and two hefty books-Nancy Milford's biography of Zelda Fitzgerald and Thomas Wolfe's Look Homeward, Angel."
i libri di janis
in questo meravigliosissimo articolo del los angeles times si racconta di come nella borsetta di janis joplin, insieme alle chiavi del motel, a un portasigarette vintage, ai trucchi, ai fiammiferi e auna bottiglia vuota di southern comfort, avesse due libri. uno era look homeward, angel di thomas wolfe, e l'altro la biografia di zelda scritta da nancy milford. e anche janis è una di noi.
martedì 19 ottobre 2010
un libro al giorno #5

8. "Non ci vestiamo per fare colpo sulle altre donne o per far loro rabbia. Ci vestiamo per spogliarci. Un abito è davvero un abito solo quando un uomo ha voglia di potervelo togliere. E dico togliere, non strapparlo via con grida di orrore..."
15. Qui inizia un articolo bellissimo su Yves Saint Laurent.
16-17. "E una sera, durante una festa, annunciammo in modo trionfale ai nostri amici, e alle nostre conoscenze lì riunite, che ne avevamo abbastanza di lavorare come bestie da venticinque anni, che io e lui avevamo rispettivamente quarantaquattro e quarantacinque anni, e che da anni, quindi, portavamo sulle spalle dei fardelli e delle responsabilità terrificanti, incompatibili con il nostro ideale di vita e con il nostro carattere, e che saremmo partiti insieme la settimana successiva per dormire in una capanna sotto il sole, e non saremmo tornati mai più".
17-18. "È questo oscuro senso del dovere che ci siamo confessati il pomeriggio di quella domenica lì, quella domenica di pioggia in cui eravamo seduti, soli per la prima volta, nella magnifica casa di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé dove ogni dettaglio è un'opera d'arte, e dove Yves Saint Laurent mi riceveva con un completo e una cravatta scuri 'l'unica cosa che posso mettere - dice - passati i quarant'anni'.
Ci sedemmo un po' impacciati di noi stessi, l'imbarazzo unito alla voglia di ridere, mentre mi dicevo dimentichiamo Yves e pensiamo a Saint Laurent".
27. "la moda è ciò che passa di moda..."
33. Qui comincia la storia dell'amicizia tra Françoise Sagan e l'indossatrice Bettina Graziani.
37. "Credo sia sufficiente dire che alla nostra rispettabile, o rispettata, età, noi ci auguriamo e ci consigliamo a vicenda soltanto la passione e l'imprudenza. E questa è la prova di una salda amicizia.
Più superficialmente, abbiamo tre cose in comune: un cane, una frangia e la risata facile (la seconda serve di solito a dissimulare la terza)".
39-40. "E poi è diventato raro e delizioso parlare di un personaggio che è anche una persona".
45. "Si dice che una donna si veste per il suo entourage, per gli uomini, per gli amici. In realtà è per sé che si veste. Per sentirsi bene e per avere un atteggiamento di conquista che le dà davvero l'impressione di essere in forma. Ma ci sono dei giorni in cui ci sentiamo giù e qualunque cosa indossiamo è sbagliata. Meglio scegliere un vecchio maglione, o una vecchia gonna. Insieme a questi vecchi complici sappiamo che passeremo più o meno inosservate, ma ci sentiremo a nostro agio".
92. "Non riesco ad ascoltare le persone che dicono le poesie. Mi ha sempre messo a disagio. Ce le leggiamo un po' da soli, no?"
95. "Il giorno che si decideranno a pagare gli autori e gli attori avremo una televisione molto buona".
96. "Ma preferisco stare da sola con i dischi invece che con le persone che tossiscono o che si muovono. Si rischia di restare incantati dal brufolo sulla nuca di una persona o da qualcos'altro, e veniamo distratti da tutto".
notes: ho iniziato a leggere françoise sagan a quindici anni e non ho mai smesso. stamattina ho preso questo il tubino nero che avevo da qualche parte, intonso. è una raccolta di articoli pubblicati su vogue e simili. ho iniziato a leggere e ho trovato subito zelda, un articolo intero su zelda fitzgerald. i casi della vita.
lunedì 18 ottobre 2010
un libro al giorno #4

edmund wilson, memorie della contea di ecate, bookever
18. "«Io non sono mai stato un gran moralista» disse Clarence «e certo il mio è solo un punto di vista pratico, terra terra»".
31. "È strano che, sebbene vi siano state donne famose come romanziere o poetesse liriche, e qualche pittrice di un certo interesse, nessuna donna si sia distinta nel campo della musica..."
41. "... veramente non so più nemmeno chi viva nella Contea di Ecate..."
130. "«... bisogna che ci sia dello sperpero, suppongo, per avere un'arte veramente grande»".
228. "Mentre lei era nel bagno riflettei con un certo distacco che nelle nostre principali scene d'amore c'era stato sempre qualcosa di storto; il grande letto inglese coperto dal lenzuolo; il materasso nudo nel mio che sapeva di rinchiuso; oggi la calura opprimente".
273. "Il suo modo di prendere l'amore era solenne com'era appassionato e dolce. Ma eravamo a metà del pomeriggio; io stavo per andarmene in ferie; e, mentre lasciavo la casa, fui lieto di sentire che non l'amavo tanto".
278. "... ma noi due, con tutte le nostre fantasie romanzesche, non avevamo mai potuto condividere un mondo".
notes: wilson era un buon amico di fitzgerald. faceva il critico, e anche i suoi racconti sono belli. la "contea di ecate" del titolo è la new york di inizio novecento, abitata da zelda e scott, dorothy parker, wilson, e altra bella gente che beveva, scriveva e se la spassava. la principessa dai capelli d'oro, è il migliore dei racconti, più vicino a updike che a fitzgerald. è la storia di un uomo che si racconta di essere molto poetico, sentimentale, innamorato delle sue donne, quando invece non lo è. per quanto misogino possa essere uno scrittore, le ragazze ne escono comunque molto meglio.
Iscriviti a:
Post (Atom)